Che amino riconoscere l’identità per identificare il diverso.
Ci rifaremo alla semplice esposizione dei Wu Ming per comprendere l’importanza della costruzione del Nemico, ci rifaremo anche all’importanza, attribuita dallo storico Mosse, per comprendere la fondamentale scolastica nella costruzione dell’odio. Possiamo rifarci a molti scritti e molte analisi giocate sulla pelle dei bambini nella ridicola diatriba sull’essenza di destra o di sinistra del fanciullo.
Ci limiremo invece a notare una sola cosa nell’immagine qui a sopra riprodotta: la spontaneità. E’ spontanea nel senso che non rivendica un Ordine preciso della situazione: i gesti, le posizioni, lo stare seduti insieme (naturalmente con un differenziale fatto in seggiola per gli adulti, probabilmente istruttori).
Oggetti alla rinfusa, scomposizione dei corpi, disordine vitale premuto fra quattro mura bianche e quattro vessilli rossi/neri. Il fondo, dove cade lo sguardo dei fanciulli, è in direzione di un’assenza segnata da vessillo e logo neonazista.
La guida, per eventuali dubbi, la si trova inclinando il capo leggermente a destra.
La via di fuga rimane a sinistra.