Signoraggismo

Proponiamo un articolo (marzo 2012) di Mauro Vanetti e Luca Lombardi sulla bufala signoraggista. La rivista online Carmilla addita in questo caso uno dei fenomeni più biechi e corrosivi del web. In grado di spandersi da La Destra storaciana a Forza Nuova, da Casa Pound a Movimento Zero, il movimento signoraggista coglie i suoi migliori frutti inserendosi nel canale del complottismo massificato 2.0. Rimbalza dunque dal comunitarismo più blando al complottismo d’avanguardia, per giungere infine sulle tavole imbandite d’ingenuità dei nuovi movimenti politici organizzati nel virtuale. Non sfugge al dibattito, teleguidato dai fascisti complottisti, il Movimento5stelle. Parlare di signoraggio significa ancora una volta recuperare la punta dell’iceberg della critica anticapitalista, isolarla recidendone i collegamenti con la totalità dell’esistente, creare nuovamente il mito del potere oscuro e sotterraneo ammiccante alla vecchia accusa del sangue, all’antica responsabilità giudaica.

3 commenti su “Signoraggismo”

  1. Ciao, come avrai notato proponiamo fin dall’inizio l’articolo sul signoraggio di Carmilla online (http://www.carmillaonline.com/archives/2012/03/004236.html)
    Il sito non è invece impostato su un meccanismo retorico ma sul rendere conto, con un intervento di pop-sociologia (pop-storia e pop-semiotica), delle isotopie semantiche interne alla costruzione mimetica del discorso neofascista. Crediamo quindi che l’efficacia di un tale blog non stia tanto nel sottaciuto approfondimento analitico, che presiede appunto ogni intervento, ma nella continua denuncia delle forme parassitarie e criptiche di una nuova mentalità reazionaria. Pochi sanno già, molti si informano attraverso questi nuovi espedienti del criptofascismo (vedi articolo su informareXresistere). “Approfondire” l’analisi significherebbe distanziarsi da un pubblico certamente istruito ma non unito dal medesimo metalinguaggio.

  2. Bell’intenzione ma non spieghi, risolvi in retorica. Così rischi di fare pure un favore a ciò che critichi.
    X quel che ho letto, ma sopratutto qui, il tuo rischia di diventare un messaggio “autoreferenziale”. Cioè chi appartiene già a un certo “gruppo” e ne condivide idee, valori, punti di vista ritroverà tra le tue righe la sintesi di discussioni molto più lunghe e complesse fatte altrove. Gli altri un sottile muro di gomma che non li farà certo cambiare di molto posizione.
    Molto interessante l’idea di fondo di questo blog ma con un tale sottotitolo () dovresti cercare di mantenere un po’ più alto anche il profilo dei articoli. Come se chi legge non sapesse già tutto quello di cui parli. 😉

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